13 novembre, 2006

Vita universitaria

Seguire o non seguire? Questo è il dilemma.
Nella mia facoltà non c'è l'obbligo di frequenza, anche perchè insomma, il diritto va studiato, va imparato, va capito, ma non è come la medicina o la chimica per cui credo che affrontare i cosiddetti "laboratori" sia più che doveroso, per fare un'esperienza pratica.
A giurisprudenza l'importante è sapere il più possibile, avere una preparazione a tutto tondo!Eppure da noi per alcuni professori se non segui sei un ignorante. Non importa se hai studiato tutto e sei preparatissimo, se non hai seguito, ritirati!
Bah. E io mi trovo adesso a dover preparare un esame che richiede tantissimo tempo a casa e un professore che se non segui fai schifo, per il prossimo esame.

I dipartimenti
Da noi si usa andare in dipartimento per seguire gli assistenti dei professori.
Mi sveglio alle otto di mattina (che per me è l'alba dato che di solito la sera studio fino a notte fonda), come al solito faccio tardi perchè puntualmente sogno di essermi alzata, lavata, di aver deciso cosa mettere, di essermi vestita e di stare per scendere quando improvvisamente apro gli occhi e non è accaduto nulla di tutto questo.
Arrivo faticosamente in dipartimento, a stomaco vuoto.
L'assistente non è ancora arrivato. Aspetto.
Il responsabile del dipartimento dopo circa due ore di attesa snervante ci avverte che l'assistenete non ha chiamato, ma in base alle consuetudini locali lui ritiene che non verrà e ci consiglia di andare a casa. Aspetto ancora: in fondo non ha chiamato. Potrebbe arrivare. Si è fatta l'una, lo stomaco mi riporta a casa.

L'organizzazione dei corsi
Inizia il semestre e decido che "quest'anno risulterò corsista in ogni materia!".
Mi organizzo l'agenda, incastro gli orari, ma noto che qualcosa non va.
Due corsi sono allo stesso orario...strano: non è mai capitato nessuno.
Scienza delle finanze e diritto finanziario sono nello stesso orario. Ci sarà sicuramente un errore, mi dico...vado in segreteria, domando, e invece no. Devo decidere se seguire l'uno o l'altro. Scelgo quello dell'esame più difficile, per poter capire le spiegazioni del professore che naturalmente sono incomprensibili ed inutili. Devo prendere ripetizioni.vengo a sapere a corsi ultimati, che il professore del corso che non ho scelto di seguire tiene molto ai corsisti. Quello del corso che ho pensato di seguire, invece, non se ne può fregar di meno di chi segue.

All'esame
Attesa snervante. Sei in aula dalle otto di mattina, l'appello è alle nove, ma alle dieci il professore arriva e ti dice di andare a mangiare qualcosa perchè l'esame lo farai alle tre.
Mangiare qualcosa: dalle nove alle tre puoi decidere di cucinare per tutta l'aula e offrire un buffet nel bar dell'università.
Torni alle 3. Dopo aver girovagato per la città dicendo "il tempo passa, tornare a casa a ripetere non ha senso", ti rendi conto che era meglio se tornavi a casa. Non ti ricordi niente. Sei stanco, stressato, non hai più la mente fresca, quindi meglio farlo subito, il prima possibile. Ma il professore fino alle tre non ha interrotto. Ora va a pranzo.Ci vediamo alle quattro.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

ma non è vero, non ci credo, quel professore è una mosca bianca...

CD ha detto...

Effettivamente non tutti i professori sono così...ma diciamo che mi sono capitate due o tre mosche bianche!

Pepenero ha detto...

Cherry, la precisazione mi sembra assolutamente opportuna ... non è sempre così!!

Anonimo ha detto...

oddio. brutti ricordi. ma da ben 1 anno ne sono fuori!!

ps. "non seguire" è sempre la risposta giusta

Anonimo ha detto...

Questa ragazza è veramente profonda, profonda come una pozzanghera.

CD ha detto...

Grazie Matteo! Tu invece hai lasciato questo commento a dir poco poetico...