09 novembre, 2006

Sui tassisti in generale

Dato che ho scritto solo un post e il blog mi pare alquanto scarno eccomi qui di nuovo, in pausa dallo studio.
Oggi voglio rendervi partecipi della mia vita da Napoletana D.O.C. enunciandovi le regole fondamentali per riuscire a prendere un taxi nella mia città senza dover indebitare fino al collo voi e vostri eredi.
Vi racconto la tipica corsa da persona normale confrontandola con quella da persona attenta con un tassista medio. Tengo a precisare che non tutti i tassisti sono così, alcuni sono onesti e seri in ogni caso!

Ipotesi di comportamento normale.
Entro nel taxi:
Io:"Buongiorno".
T:...(pausa. Con aria palesemente seccata per essere costretto a posare il giornale e a darmi ascolto il tassista con molta tranquillità depone ordinatamente il quotidiano sul cruscotto)
T: "Dove andiamo signurì?"
Io:"Al corso Umberto" e specifico "all'entrata dell'università"
T:...(pausa. E con una flemma alla guida che solo i tassisti napoletani possono ostentare si avvia verso la meta)

Arriviamo a destinazione:
Io:"Quant'è?"
T:"Sono diesci"
(A Napoli non importa che ora sia o che tariffa vada applicata, ecc.In linea di principio sono sempre dieci.)
Io:(un tantinello indisposta) "scusate ma come è possibile che sono dieci???Non c'è notturno, non c'è chiamata, non ho un bagaglio!"
T:(pausa)...ah. Avete ragione, mi ero sbagliato. (pausa) Allora sono sette".
Io:"Scusate, ma il tassametro segna 6!"
T: sottovoce "mamma mia che schif e ggent" (pausa)..."Allora sono sei, non avevo letto".


Ipotesi di comportamento attento.

Entro nel taxi:
Io:"buongiorno, devo andare al Rettifilo (locuzione con cui i napoletani indicano il corso Umberto)
T:" sta ben!" (traduzione:va bene)
Io: "scusate possiamo fare veloci perchè ho un esame stamattina?"
T:"comme no! Corriamo!"

Durante il viaggio:
T:"Avete visto che bella giornata signurì?"Però voi fate bene, dovete studiare!"
Io:"Si, è vero, sono sacrifici". (Espressione triste e appesantita dalle incombenze universitarie)

Arriviamo a destinazione:
T: (commosso dai sacrifici di una volenterosa studentessa indica il prezzo effettivamente segnato sul tassametro)..."Allora sono giusto 6!"

Dunque, tornando a noi abbiamo imparato non una ma ben due cose:
1)Quando il tassista spara un prezzo palesemente alto chiedere il perchè e farsi il conto tariffe alla mano, pretendendo eventualmente il numero di matricola, per andare a denunciare l'accaduto allo sportello clienti (ma solo in caso di ostinato diniego a fare i conti corretti!)
2)Cercare di instaurare un rapporto di "compaesanità" o comunque di semi-cordialità!

Per oggi è tutto!







4 commenti:

Pepenero ha detto...

Bisogna aggiungere che ci sono alcuni taxi in giro per la città che sono una cosa veramente oscena: sporchi, scassati e puzzolenti... Te li voglio anche dare sti due euro in + che mi vuoi estorcere con l'inganno ma almeno vedi di metterti da parte qualcosa per un mezzo un po' + dignitoso!

Anonimo ha detto...

personalmente non prendo i taxi (perche' pur di risparmiare potrei pure farmi 10 km a piedi scalzi...hehehehehe scherzo..diciamo che camminare mi rilassa...granda pall!) ma credo che i tuoi consigli siano notevolmente utili a chi non sa destreggiarsi nella giungla del napoletano!!...
cmq come odio la frase "CH SCHIF E GGENT"!!!!!! una volta un tizio mi voleva vendere per forza degli occhiali piu' pezzotti di lui e dopo il mio milionesimo rifiuto mi insulto' con suddetta frase....che rabbia!!!!!!!

CD ha detto...

Ma infatti la frase "che schif e ggent" non è presa a caso: è proprio la frase che dicono quando non riescono a fregarti!hehe!
Poi certo ci sono delle simpatiche varianti del tipo "CHE MUNNEZZ E GENTE!" oppure "CHE FETENZIA E GENTE!", o anche di peggio che non sto qui a raccontarvi!
Cmq nemmeno io amo prendere il taxi, lo faccio solo quando sono costretta da cause di forza maggiore che minano la tranquillità della mia esistenza!(tipo ho fatto tardi per un esame.)

Anonimo ha detto...

adesso so kome bisogna komportarsi.....:D..un bacio...