31 dicembre, 2006

Considerazioni generali sulla mia incapacità a farmi gli affari miei

Dunque. I miei genitori sono partiti ed io ho avuto la brillante idea di organizzare il cenone di capodanno a casa con gli amici. Ma non avevo fatto i conti con una serie di fattori avversi.

Innanzitutto con l'incapacità cronica di mia madre a fare la spesa (ci abbiamo messo ore a decidere che avrei fatto le lasagne e naturalmente ha dimenticato le lasagne).

In secondo luogo non avevo considerato che il 31 sarebbe capitato di domenica, e che dunque l'unico modo perchè la signora Lucia venisse a lavorare era rapirla,imbavagliarla e condurla da noi a tradimento,ergo dovrò rassettare la casa e cucinare completamente da sola.

Infine non avevo fatto i conti con mio fratello, il quale la sera prima del 31, con i miei fuori, era naturale che invitasse un battaglione di gente a casa nonchè ben 2, e dico DUE amici a dormire a casa, per cui l'unico modo per rendere vivibile dopo questa notte la camera di mio fratello sarà murare la porta.
Non solo. Ma ieri sera i tre dell'apocalisse, alle due e mezza di notte quando il pericolo sembrava quantomeno superato hanno chiamato i cornetti caldi(a domicilio), abboffandosi del latte che mi serviva per preparare la besciamella. Dunque, una volta svegli non mi importerà se dovranno andare a mungere le vacche, ma sarà meglio per loro che trovino qualcuno aperto che venda del latte fresco.
A 22 anni uno si deve fare i fattacci suoi. Deve mangiare ancora al "tavolo dei bambini" e non deve organizzare il capodanno a casa, no. Soprattutto se non ci ha pensato bene.
Tanti auguri a me.

28 dicembre, 2006

Il castello errante di Howl



Allora. Mi sono letteralmente innamorata di Lord Howl. Eppure credevo fosse passata l'età in cui ci si innamora dei personaggi dei cartoni animati...

Beh, Howl a parte, Miyazaki, vincitore del leone d'oro alla carriera consegnato a venezia (2005), è un vero è proprio genio, nonchè inventore di Lupin (e scusate se è poco)!

Insomma, "Il castello errante di Howl" è l'ultimo capolavoro, ma non si tratta assolutamente di un cartone per bambini, anzi, non credo che un bambino capirebbe granchè! Ricco di metafore tratta i temi della guerra senza perchè e della pigrizia dell'uomo nell'affrontare i problemi, di un mondo aggrappato all'apparenza.

La storia è quella di Lord Howl, mago volante di rara bellezza,(si dice in città che mangi il cuore delle belle donne) che si innamora di Sophie, (e lei altrettanto, come potrebbe evitarlo??) ragazzina diciottenne trasformata in vecchia novantenne dalla strega delle Lande...

Altro personaggio degno di nota è Calcifer, potente demone del fuoco (bistrattato dalla vecchietta Sophie) che conserva il cuore di Howl per mezzo di un incantesimo che solo l'amore di Sophie potrà spezzare...
Immagino che dalle mie spiegazioni non avrete capito niente, quindi l'unico consiglio che posso darvi è quello di vederlo. Alla fine proverete una sensazione di serenità. Dalla colonna sonora ai disegni completamente a mano,ai colori, tutto esprime equilibrio e tranquillità. Insomma vedetelo vedetelo vedetelo!

"Attuale e concettualmente scevro da contaminazioni ideologiche di qualsivoglia natura, Howl,riesce ad essere pellicola antimilitarista, raffinato melò sentimentale, grande spettacolo di intrattenimento per tutti ed, in ultimo, saggio ammonimento sull'importanza delle relazioni interpersonali tra gli esseri umani. Venezia s'inchina. E noi altrettanto".

25 dicembre, 2006

Natale in famiglia

L'unica nota di simpatia del mio Natale è stata Frida, il cane di un amico di mamma venuto a pranzo da noi,molto pignolo a dire il vero, che fa seguire al suo cane una rigida dieta per cani, ma ho provveduto io a rimpinzarlo di prelibatezze natalizie, di nascosto dal padrone, ogni volta che andavo in cucina a prendere qualcosa...
Stamattina mi sono svegliata di pessimo umore e la bella giornata di sole mi ha innervosita ancora di più dato che i pochi giorni di festa dopo il mio esame e prima della clausura in famiglia per le feste sono stati di pioggia continua.
Dico clausura perchè qui i giorni di natale sono sacri, e tutti si devono smaronare a casa con i parenti per ore.

La famiglia meridionale, tanto per cominciare si siede a tavola verso le tre, tre e mezza, quando tutto va bene, per rimpinzarsi letteralmente fino alle sette di sera. Diciamo che da queste parti va di moda il pasto unico.
Perchè, mi chiedo.

Tutta la famiglia si riunisce anche con i parenti che non vede mai e si creano leggendarie tavolate con figli nipoti pronipoti e nonne, con tanto di bambini rompipalle che decantano la poesia di Natale al momento del dolce.
Anch'io in vero sono stata una bimba rompipalle ai miei tempi, sempre molto attenta al rito della poesia, dato il mio prematuro esibizionismo, ma mi metto nei panni delle povere creature che la poesia o non l'hanno imparata o sono più timidi di zii e cugini che insistono per poi fracassarsi i cosiddetti per tutta la durata della poesia.
Tipo mia nonna, che quando io dicevo le poesie dopo la prima strofa cominciava ad applaudire "BRAVAAAA", sperando di interrompermi passando inosservata.
E faceva questo a ogni rima, ma io testarda se non finivo la poesia non scendevo dalla sedia, piccolo podio allestito al momento.

I regali più inutili del mondo sono la parola d'ordine per un Natale nel segno della simpatia. Mutande improbabili, set di forbicine per le unghie e orologi di un trash che più trash non si può, sono i più gettonati, per non parlare di sciarpe e pantofole, che non metto nemmeno nella lista, perchè ormai diciamo che sono un must.

Ci credo poco nella santità del natale come momento di aggregazione. Credo di più al Natale come stato d'animo e momento di riflessione...di ognuno di noi, da solo, senza cugini, mamme o zii...in questo senso auguro un Buon Natale a tutti voi, che possiate apprezzare ciò che avete, e aiutare chi ha un pò di meno.

22 dicembre, 2006

Natale con parsimonia

Tra le tante cose oggi sono andata con il mio ragazzo anche in un negozio di calze, a scegliere delle calzamaglie per la sua cuginetta di due anni. Appena entrata ho sclerato:ma che me ne frega delle calze verdi o marroni?

Io sono una di quelle che non ama fare regali, ma mi piace riceverne. E lo dico, con serenità. E soprattutto mi piace lamentarmi del regalo ricevuto per poi andare a cambiarlo, diciamola tutta.

E meno male che sto Natale viene una volta all'anno.

Che poi comprare (pagando il doppio) prima di Natale giusto per avere una cosa da regalare a una persona di cui non te ne frega niente 364 giorni su 365, quando il 2 gennaio mettono i saldi pure su un paio di mutande che ti tirano appresso per strada lo trovo un non senso.
Avrete capito che io sono una di quelle che sotto natale contribuisce alla preparazione dei servizi al telegiornale sul "ribasso delle vendite rispetto all'anno scorso"...ancle Scrudge, mi chiamavano. Sto Natale non caccio un soldo per gente che non ho visto almeno una volta al mese.

21 dicembre, 2006

...Delle rogne in generale

Bene bene, cari...
seidie a parte non mi devo dimenticare che la partenza è vicina, e indovinate un pò cosa hanno detto alla qui presente nonchè miss "che cacchio di freddo a Napoli a 19 gradi " 2006?
Che a Buffalo, mia prima tappa Americana, ci sono ben -20 gradi. E dico MENO VENTI GRADI. Se considerate che io mi metto a letto con due piumoni e lo scaldasonno (e da quando ho scoperto che fa male, il phon acceso) sotto le coperte capirete che nutro seri dubbi sulla mia sopravvivenza nelle Ammeriche...
E come suggerisce mia mamma ("e mo ti voglio, altro che Gucci, Prada e Louis Vuitton,(si lo so, non vale la pena spendere tanti soldi per un marchio ecc ecc, ma è più forte di me) ti devi mettere una pecora viva a mò di sciarpa") devo trovare un modo per non rimanerci secca...
Le premesse non sono delle migliori.

Dunque, che novità? Stamattina quando alle otto hanno iniziato a martellare al piano di sopra non ce l'ho fatta più e ho chiamato il proprietario al cellulare: sono partita con il codice civile alla mano, e l'intenzione di uccidere, e sono finita con il chiedere scusa per aver chiamato. Sono riuscita a stento a spiegare chi ero e a lamentarmi delle "immissioni" (art.844 cc. Uà. Come sono tecnica.) quando il suddetto proprietario ha attaccato con una scena degna del piccolo Tim di "Canto di Natale" di Charlse Dickens, reinterpretato da Topolino e figli.
"Sa, io avrei voluto per Natale venire ad abitare in questa casa, ma purtroppo ci sono stati degli intoppi...La prego, lei mi DEVE chiamare per qualunque problema e non si preoccupi non mi disturba mai...Io sa, sono molto triste perchè ho perso due sorelle nel giro di pochi mesi, con cui contavo di passare le feste nella nuova casa, ma non voglio tediarla con questi miei problemi..."
A questo punto io ero praticamente in lacrime.

In più ieri sono stata al San Carlo a sentire il concerto di Natale più noioso della mia vita, gente che dormiva (ma non solo i vecchietti, anche i giovani, con la testa cascante erano uno spettacolo), noi che tentavamo disperatamente di buttarci giù dal palco, scene di panico... chi per tenersi sveglio mangiava interi pacchetti di caramelle, chi si guardava intorno per un cenno di solidarietà... tutto il teatro si annoiava tranne SVEVA, (ma se vogliamo possiamo contare anche il direttore d'orchestra) che per trascinarla via abbiamo dovuto metterle vicino un nostro amico con un alito degno della pesantezza del concerto. Anche il coro si alzava con una certa fatica quando doveva cantare...c'era un signore che avrà recuperato un due orette di sonno: per l' intero spettacolo, l'avessi visto una volta con gli occhi aperti.Stendiamo un pietoso velo.

17 dicembre, 2006

La Panton Chair e la ritrovata serenità

Finalmente lo strazio è finito. Sono ufficialmente in vacanza,dopo lo sforzo sovrumano per preparare diritto commerciale, che mi ha tolto sicuramente qualche anno di vita...
Eppure non so che fare...La mattina mi sveglio alle sette meno un quarto perchè ormai il mio orologio biologico si è sintonizzato sugli orari di guerra, e per strada c'è tanta di quella folla che dopo l'esame sono uscita mezz'ora e mi sono ritirata in buon ordine: sarà perchè era anche sabato sera, ma non c'era la possibilità di camminare senza uccidere con gomitate involontarie poveri bambini trascinati con una violenza inaudita dai genitori stressati dalla folla e dai prezzi nei negozi, che per dirla tutta si devono essere completamente rincoglioniti con il Natale.
Assurdo. Una maglia di cotone, e dico COTONE si può arrivare a pagarla anche 200 Euro, per la bella faccia e la buona salute di chi per produrla ne ha investiti 20.
E non parliamo nemmeno di griffes, per cui eventualmente il sovrapprezzo è giustificato dal marchio, sebbene anche questa opzione non vi lascerà del tutto soddisfatti.
Insomma, con i regali di Natale è il solito...

Ma io, che non mi lascio sfuggire niente, ho regalato al mio ragazzo, (ma non è stato l'unico regalo) un oggetto di design.

Ebbene si, cari miei, gli ho regalato una sedia.
Immagino le vostre espressioni cariche di meraviglia, di stupore (e di derisione), ma sbagliate a pensare male della mia idea. Infatti si tratta della famosa "Panton Chair", che avreste potuto ammirare in alto a sinistra se non fosse il blog che vive di vita propria, a decidere le foto da postare. Ma poichè non è così e per questo articolo la volontà superiore ha deciso che non si possono inserire foto (posso provarci ore, ma mi dirà che l'operazione è stata completata quando poi non si vede un bel niente) dovrete arrangiarvi e cercarvela da soli. Se la volete vedere. Se no pazienza.

La suddetta sedia è un vero capolavoro del designer e architetto Verner Panton. Famosissimo per le ricerche sul colore e sui materiali fu negli anni sessanta un vero e proprio visionario del design: "con i progressi della chimica la disponibilità di nuove materie plastiche e fibre sintetiche multicolori stavano provocando una rivoluzione anche nell'arredamento. Nel 1967 il designer danese Verner Panton predisse: "entro l'anno 2000, la casa come la intendiamo noi non esisterà più".
I suoi arredi visionari, realizzati proprio per l'industria chimica Bayer ed esposti in Germania intorno al 1970, non includevano le cucine. "Cucinare diventerà un hobby, interi menù usciranno dalle fabbriche di cibo pronti per il consumo. La funzione degli appartamenti nel futuro sarà solo quella di far riprendere la gente dalle pressioni quotidiane".

Nel 1965 progetta la sedia Panton che verrà poi prodotta da Herman Miller-Vitra nel 1968. La sedia Panton appare nella copertina della versione britannica della rivista di moda Vogue, da allora è storia.

Bene bene, dopo avervi resi edotti sui buoni esiti dei miei studi e dei miei regali (buoni esiti dei regali speriamo, perchè il negozio consegnerà la sedia solo martedì), vi lascio a riflettere sul nostro posto nella storia e sul perchè l'idea di progettare una sedia non sia venuta anche a noi...A meno che voi non siate famosi designer, ovvio.

13 dicembre, 2006

Scene pietose

Sono arrivata veramente all'apice della disperazione.
La mia vita non ha più un senso, studio studio e solo studio. E' diventata una cosa alienante, e soprattutto una sfida con me stessa, visto che studio studio e non mi ricordo niente, cacchio.
Ma come si può fare? Avrò un buco nel cervello, a questo punto.
Ci cadono dentro le cose che leggo e imparo,chennesò...
Ormai sono patetica.

Stamattina mia madre e dico MIA MADRE, che credo sia la donna più impegnata del mondo, (che a volte mi chiama dall'ufficio per sapere che faccio e come sto, visto che non mi vede mai) per pietà è andata a comprarmi un cornetto al bar!

La signora che fa le pulizie a casa mia mi tratta con insolita gentilezza, da un pò di tempo a questa parte mi fa decidere cosa mangiare a pranzo e non mi cucina per dispetto la pasta con il pomodoro passato (che io odio), nè mi dice che si rifiuta di pulire la mia stanza se non metto a posto almeno i vestiti nell'armadio (vero è anche che le montagne di vestiti di un tempo sulla poltrona sono ormai un ricordo mitologico, visto che non esco di casa)...

Mio fratello si tiene alla larga. E qui ci sarà qualcosa sotto, ma non voglio indagare.

Mio padre ha smesso da un paio di settimane (e pensate che aveva iniziato un due mesi fa, si accorcia l'esistenza quell'uomo) di chiedermi cosa precisamente io voglia fare il 24 di dicembre ed è arrivato addirittura a dirmi "vabbè ne parliamo più sotto"...cioè per lui ora siamo agli sgoccioli!

Il mio ragazzo ormai si è rassegnato. Il nostro rapporto non sarebbe più lo stesso, senza le sue domande di diritto, e lui lo sa. Voglio vedere come faremo quando avrò finito di studiare...dovrà cominciare a farmi delle domande a trabocchetto su qualsiasi cosa...
Tipo "che hai mangiato oggi?"..."pasta e lenticchie"..."SBAGLIATO!Avevi detto che avresti mangiato un hamburger"!

Io ormai rispondo solo con frasi con la la stessa costruzione.
Signora Lucia: "che vuoi mangiare oggi?"
Io: "Beh, allora: da un lato sarebbe d'uopo visto che oggi ho fatto un'abbondante colazione mangiare solo un pò di carne..."
S.L.:" vabbè allora io v..."
Io: " ma dall'altro lo stress, mi procura una fame atavica (S.L.:"che???"), dunque un bel piatto di pasta sarebbe meglio".

La mia compagna di studio, ormai è il mio alter ego (così come l'institore è l'alter ego dell'imprenditore...no, per farvi capire a che livelli sto, e che mi viene in mente mentre scrivo...).
Se non ci sentiamo per lo meno un paio di volte al giorno, quando non ci vediamo a studiare andiamo in astinenza.
Tra un pò ci aggiungeranno nei reciproci stati di famiglia.

Solo i lavori al piano di sopra e la ragazzina del pianoforte continuano senza pietà. Ma poi dico. L'unica ragazzina al mondo a cui piace studiare il pianoforte, invece di divertirsi e giocare.
Al mondo giusto lei e Pollini...

08 dicembre, 2006

...

"Premetto che detesto le mail inviate ad una serie infinita di contatti, questa comunque non è una catena, parte da me -P.- e non ha nessuna pretesa di fare il giro del mondo mediatico.
è semplicemente il voler raccontare a dei miei amici alcune cose che ritengo importanti. Vi ringrazio in anticipo se avrete la pazienza di leggere.

Niente di più insensato che buttar via miliardi di cordoni ombelicali utili a salvare la vita di chissà quanti bambini malati di leucemia e in attesa di un trapianto del midollo osseo.
Non avevo mai pensato a quanto valesse quel piccolo pezzo di carne che quasi tutti buttano via e che è invece ricchissimo di cellule staminali, quelle contenute nel midollo osseo per intenderci, che servono per produrre tutti gli altri tipi di cellule contenute nel sangue. Il trapianto delle staminali contenute nel cordone è in Italia consentito dalla legge.
Vi scrivo perchè è importante che tutti lo sappiano, è importante saperlo per comunicarlo a chi -tra amici, parenti e altri- aspetta un bambino, niente di più semplice.
Acconsentendo a donare quello che altrimenti sarebbe solo un rifiuto, una madre regala un occasione preziosissima a un malato di leucemia che non può effettuare il trapianto di midollo osseo.
Vista la immane disinformazione vi segnalo il link della Associazione Donatrici Italiane Sangue Cordone Ombelicale, che magari è più chiaro di me: http://www.adisco.it/CosaSiamo.html. Nella sezione "dove siamo" sono segnalate le strutture in cui è possibile la donazione.
Vi sembrerà strano che vi scrivo per dirvi questo, ma ha la sua rilevanza.

Grazie ancora, P."

04 dicembre, 2006

Partenze...


Signori, vi comunico che parto...vado a cercare fortuna nelle Americhe...con la mia valigia di cartone chiusa con lo spago, spero di mettere su qualche soldo da mandare alla mia famiglia...non temete per me, ma badate ai bambini e fateli crescere sereni, dategli tutto l'affetto che meritano e...ok, basta. potrei continuare all'infinito.
Non è vero niente,non ho figli, le uniche cose vere sono la partenza e la valigia di cartone...
Ad ogni modo vado 5 mesi in America: a studiare diritto commerciale(=morte civile) all'università di Buffalo i primi tre mesi, e a fare non so cosa gli ultimi due a New York.
Da oggi vi terrò aggiornati su tutte le notizie e le novità riguardanti la partenza e sono aperti ufficialmente gli sfottò (vi comunico che Buffalo Bill è già stato abbondantemente collaudato).

Ho deciso di scrivere, quando sarò lì, una rubrica che intitolerò....(suspence)......

L'ITALIANA IN BUFFALO! (parafrasando Rossini, questa si che è Cultura con la "c" maiuscola!)
EH??BELLA NO?
In cui vi terrò aggiornati sui miei progressi, sulle mie impressioni, sulla vita da americana acquisita e sulle immancabili figure di merda.

Detto ciò, non disperate,perchè la partenza è prevista per metà gennaio, dunque c'è ancora del tempo da passare in allegria a godersi il periodo pre-natalizio! Anche questo non è vero, devo studiare perchè ho un esame praticamente il 25 di dicembre...
Il professore quando ha messo la data evidentemente pensava di festeggiare tutti insieme.Invece del libretto quasi quasi porto una bella insalata di rinforzo e non se ne parla più...

03 dicembre, 2006

lezioni di guida

Portare il motorino a Napoli non ha come unaica finalità quella di spostarsi e di arrivare in un posto. Il secondo fine,(che tanto secondo non direi) da tenere sempre presente, è quello di arrivare a destinazione senza subire grossi danni.

1)Le fosse. Le fosse a Napoli non sono semplici buchi nell' asfalto, quindi MAI sottovalutarle. Le fosse a Napoli sono vere e proprie voragini, e non è mai possibile prevedere quanto siano profonde. Potresti caderci dentro e non riuscire più ad uscirne, non ritrovare più la strada di casa. Quindi è necessario riuscire a "dribblare" le innumerevoli voragini della morte e stare molto attenti durante il tragitto.

1 bis) I tombini. I tombini hanno di solito una rientranza per lo meno di una decina di centimetri, il che consente agevolmente di accomunarli alle suddette fosse, visto che possono avere anche, in alcuni casi più gravi, la stessa profondità. Dunque è necessario fare attezione perchè i tombini sono quanto mai ingannevoli: sembra che ci sia un piano, in mezzo, che possano reggere il motorino, al contrario della fossa che è vuota...ERRORE! I tombini NON vanno presi di petto.Mai.

2) Le auto. Gli automobilisti non sono esseri umani, sono automi. Se state facendo un sorpasso, non badano a non schiacciarvi su un muro o su un marciapiedi, loro vanno per conto proprio, qualunque cosa voi facciate. Se poi non capitate sulla loro traiettoria, tanto meglio. Ho l'impressione che loro non li vedano nemmeno i motorini!Quindi non fate affidamento sul pensiero che a chi guida il motorino a Napoli non dovrebbe mai, dico MAI, affiorare: "TANTO MI HA VISTO"...GRAVE ERRORE!
Potreste ritrovarvi a bestemmiare in un simpatico lettino di ospedale, senza nemmeno sapere chi è l'artefice della vostra permanenza lì. Perchè pensare che chi vi ha fatto cadere si sia fermato è quanto mai inconcepibile.

3) Gli altri motorini. E' sempre meglio al semaforo mettersi

  • dietro a tutti gli altri,
  • davanti a tutti senza mai fermarvi, in questo caso.

MAI IN MEZZO, o la scia dei motorini vi travolgerà. Se decidete di stare in testa, però è ancora più pericoloso, un solo passo falso, una freccia messa troppo tardi, un momento di incertezza nell'accelerare,al momento della partenza potrebbe seriamente danneggiarvi.

4) I ladri di motorini. E'altamente consigliabile a Napoli girare con un motorino "con l'antifurto incorporato"parafrasando qualcuno che commentava l'estetica del motorino del mio ragazzo, e precisamente il venditore, quindi vi ho detto tutto...
Se avete un motorino nuovo dovete stare attenti quando ci siano due tipi con facce poco raccomandabili di solito su una Vespa 150,cambiate strada oppure accelerate cercando di seminarli, se ancora non vi hanno adocchiato.

Comprenderete come lo stress della vita di tutti giorni, si accumuli, a sera, allo "stress da motorino" che di solito vi porta a voler camminare mooooolto a piedi, e nel mio caso a essere costretta, causa continui ritardi e mancanza di organizzazione a non poter stare un attimo serena.

29 novembre, 2006

All'avanscoperta del web...quando lo studio è un lontano ricordo


Ho visto sul blog di Serena una bambolina che le somigliava da morire...così ci ho cliccato su e che cosa ho scoperto???? Che si tratta di un sito dove si possono provare mille combinazioni di bamboline, faccine, VESTITI, SCARPE, ORECCHINI e chi più ne ha più ne metta!!!Ci avrò perso un pomeriggio intero,e non sapete quante bamboline ho provato...e soprattutto quante volte ci sono tornata...Quel sito delle bamboline (perdonate il mio linguaggio troppo tecnico)sarà la mia rovina! Ad ogni modo ho linkato la mia prima bambolina, di cui naturalmente già mi sono stancata...Avete presente quando si comincia a giocare al solitario di windows? Ecco. Così. E' come le briochine con la Nutella, finita una ne vuoi già un'altra!!!

Grazie Serena!Non so come farei senza di te!

Inoltre girando per il web, sempre "in pausa dallo studio" (anche se pausa è un parolone, visto che da stamattina ancora non ho combinato niente) sono approdata sul blog di nerokiaro, uno studente- grafico pubblicitario- web designer, secondo me davvero talentuoso...
Siete tutti invitati a visitarlo, ma non a lasciare una richiesta di tool, visto che già ho poche speranze di ottenerne una e non mi serve altra concorrenza...

Che dite? Mo mi metto a studiare?

28 novembre, 2006

We wish you / we wish you / we wish you...(continua)

Salve a tutti...per riprendere l'argomento dell'ultimo post, vorrei elencare un altro paio di motivi per odiare il Natale.
1)La ragazzina al piano di sotto è ormai una settimana che incessantemente ci allieta i pomeriggi di fine novembre con "we wish you a merry Christmas" al pianoforte, che inutile dire, non concilia proprio con le mie istanze di concentrazione.Non solo. Ma la signorina di cui sopra sta al pianoforte come la nutella sta alla dieta dimagrante. Quindi lungi dal poter ascoltare due ore di we wish you ecc. tutta intera, ma ci è dato apprezzare solo spezzoni che non riesce a mettere insieme...

2)La coppia gay che sta ristrutturando l'appartamento al piano di sopra (ristrutturando è riduttivo, diciamo raso al suolo e ricostruito, visto che i lavori sono cominciati circa al mese di maggio... e tengo a precisare che non sto scherzando) ha chiesto agli operai di velocizzare i tempi, di modo da poter passare il Natale,insieme, nella nuova casa (indiscrezione giuntami all'orecchio dal portiere il quale come è ovvio che sia viene a conoscenza di queste belle chicche sempre un pò prima).Stamattina, infatti, ho avuto la conferma del fatto che il mio portiere quanto a inciuci non sbaglia mai.
Hanno cominciato la saldatura delle imposte esattamente sulla mia camera, sempre per il principio ormai matematico e inderogabile in base al quale se qualche rumore deve essere propagato deve esserlo in questi miei giorni di studio ed esattamente in linea d'aria con la mia scrivania.

27 novembre, 2006

Voli pindarici: sul Natale e altre storie

No, non sono morta, solo sommersa dalla mole di studio che non mi lascia nemmeno il tempo di respirare.
Sono sveglia dalle sette, per cui si può dire che la mia mattinata sia già cominciata da un pezzo.
Ho ricevuto il mio consueto messaggio dell'oroscopo vodafone: "A volte dormendo facciamo sogni così intensi che al risveglio viviamo le stesse emozioni"...bah. E allora? Non mi pare che abbia un significato che possa esplicarsi in un futuro prossimo. E' una frase e basta. Forse voleva significare che oggi sarebbe successo ciò che ho sognato. Ma non so che significato possa avere se io stanotte non ho sognato proprio un bel cavolo di niente, tanto ero stanca...
Vabbè.
Quando avrò dato questo esame rinascerò e soprattutto mi ritroverò nel pieno del periodo pre-natalizio!!!Che io adoro...
Potrò girare incessantemente per i negozi sempre aperti, riversarmi in strada come i milioni di Napoletani che sbucano fuori come formiche, (durante l'anno non credevi nemmeno che a Napoli abitassero tante persone!)...lucine di ogni sorta e alberelli ovunque, comprare regali e soprattutto riceverne!, carte auguri sul cellulare e quindi sempre credito disponibile, cosa che durante l'anno accade assai di rado, file per andare al cinema che ti consentono di passare il tempo a litigare con quello che vuole passare avanti, ahhhhh, queste si, sono soddisfazioni!!!
Persino all'università si respira un'aria diversa...i professori sono più buoni (?), e i negozi di libri mettono le lucine nelle vetrine, così anche i manuali sembrano più buoni (?)...in segreteria sono più buoni (non ti cacciano senza ritegno dicendo che non è orario, ma ammettono di non sapere un bel cavolo di niente e, implicitamente, che li paghiamo per riscaldare la sedia)...
Per non parlare del fatto che a casa mia nel periodo natalizio SI CUCINA (novità di non poco momento), e mia madre si diletta (leggi: è costretta) nei preparativi di succulente lasagne e torte di rose!

Si potrà giocare a Tombola, e al mercante in fiera, io potrò mettere a frutto le mie tendenze criminali cercando di barare, e soprattutto, nonostante i miei articolati tranelli, perdere non perchè scoperta, ma semplicemente perchè il fato con me a Natale si accanisce, ci sta poco da fare...eh, si! Questa è vita...
Fino a che non si arriva a Capodanno, che credo sia la serata più inutile dell'anno, in cui mi avvilisco qualsiasi cosa si faccia. Non ricordo di un capodanno decente in cui non sia caduta in semi-depressione...ma questa è un'altra storia!
beh, credo di aver perso già la mia mezz'oretta quotidiana, ora posso tornare con i sensi di colpa alle stelle alla mia triste realtà...(suggett')...

Addio!

21 novembre, 2006

A.A.A. Cercasi neurologo


Ebbene si... Oggi mi sono autopotata dalla poltrona della mia scivania dove avevo piantato solide radici, per andare a distendere le stanche membra e lo spirito...IN PALESTRA. Che non è proprio il massimo della rilassatezza soprattutto quando si segue il corso di CIRO, un istruttore che poichè non fa niente ma dirige noi 4 sfessati nei movimenti più assurdi senza muovere un dito, non si rende conto della sovrumana fatica.( Infatti ci sarà un motivo se è l'unico istruttore che conosco con la pancia di una donna incinta al nono mese di gravidanza). E va avanti a oltranza finchè la gente non comincia ad andarsene sfinita,così lui capisce che è il momento di fare stratching, con il suo mitico balletto, con il sottofondo di Celine Dion, che ti fa scendere i cosiddetti fino a terra (giustamente un pò di moto ci vuole!) di cui un giorno vi racconterò.

Ma seguire il corso di Ciro non è niente, in confronto al seguirlo davanti alla signora con la tutina blu e le calze alla "Pippicalzelunghe"tutto rigorosamente aderentissimo(e qui per decenza non mi voglio dilungare, la vostra immaginazione commenterà da sè). La signora necessita urgentemente della cura di un neurologo. Un'invasata è dir poco. Se noi eravamo al passo numero 1 LEI ERA GIA' AL PASSO 6!, NON IL 2, NON IL 3, MA IL 6!

Senza un minimo di senso del ritmo (!), e con una evidente carenza di coordinazione è stata capace di confondere ogni mio movimentto, gettando al cesso ogni tentativo di bruciare una qualche maledetta caloria. Un caloroso grazie alla signora, we love you.

20 novembre, 2006

Inutilità


Cari finalmente sono riemersa dalla mole di lavoro che in questi giorni mi toglieva il respiro: LE IMPRESE E IL FALLIMENTO!
Poichè non esco di casa da circa sei giorni e in pratica il mio cervello lavora e connette solo alle parole bilancio, fallito, e mozzarella (che non c'entra niente con le imprese,ma è il mio pasto ormai quotidiano, con la variante del fior di latte), oggi voglio parlarvi di una cosa che ha del ridicolo. IL COMITATO DEI CREDITORI. Composto da tre o MASSIMO CINQUE sfasolati. Durante la procedura fallimentare gli organi delegati e il Tribunale devono dare conto AL COMITATO DEI CREDITORI. MA DICO!!! Ve li immaginate? La mattina si vestono, si preparano la valigetta, tutti belli eleganti e che fanno? Niente! Invece di fare del bene andando a lavorare, vanno a riunirsi per parlare di che? Dei soldi che devono avere, che forse se lasciano lavorare CHI CONOSCE IL PROPRIO MESTIERE senza disturbare racimolano pure qualcosa in più!
E si riuniscono, discutono, ELEGGONO ADDIRITTURA UN PRESIDENTE! ummammamia! 3 PERSONE CHE TRA DI LORO ELEGGONO UN PRESIDENTE...Ma ve li immaginate? "Che cosa farai oggi caro?"..." Vado a presiedere il comitato dei creditori tesoro"... A questo punto domani nella mia cucina si riunisce il comitato delle banane...

18 novembre, 2006

La gang di questo c****


Premetto che sono un'appassionata di biografie. Soprattutto di biografie di donne che hanno fatto la storia, tipo eva Peron, Elisabetta d'Austria (modello dell'emancipazione femminile, aveva sbagliato secolo!)...mi piace la storia in generale, è una delle mie passioni più grandi.
La prima biografia che ho letto è stata quella di Maria Antonietta regina di Francia e moglie di Luigi XVI, e da quando ho visto che era in uscita il film di Sofia Coppola non sto nella pelle. So che potrebbe essere un pò romanzato rispetto al personaggio storico, ma che importa?E poi io adoro letteralmente i film in costume!Figuriamoci con i costumi della Versailles di metà settecento!Varrebbe la pena di andarlo a vedere solo per quelli!
Insomma,premesso ciò dovete sapere che c'è un ostacolo che si frappone tra me e Maria Antonietta, e questo ostacolo si chiama:
LA GANG DEL BOSCO!!!

Dato che sono sotto esame e non posso perdere troppo tempo, mi aspettavo l'uscita del film al cinema sotto casa! E invece no! Hanno messo tutti i nuovi film, tranne Maria Antonietta, per mantenere cosa????LA GANG DEL BOSCO, CACCHIO!

Sono mille settimane che lo danno...evidentemente incassa???La gente è idiota???Guarda tre, quattro, cinque volte lo stesso film e perciò non lo tolgono?
Oppure abito in quartiere di soli bambini e non me ne ero mai accorta?
Insomma anch'io guardo i cartoni animati, ma a tutto c'è un limite.
Non solo il cinema sotto casa non lo ha programmato per questa settimana, ma anche tutti gli altri cinema del circondario non lo danno! In tutta Napoli l'hanno messo in sole 3 sale!
Devo andare a sbattere a Fuorigrotta per vedere un film??? MALEDETTI!

17 novembre, 2006

Gomorra.Viaggio nell'impero economico e nel sogno di dominio della camorra.


Salve a tutti...(mmm...vabbè)
Eccomi di nuovo, con la mia idea del giorno: a parte quella di scrivere un diario dei ristoranti e di costituire una nuova guida culinaria, vi propongo quella di organizzare una rubrica intitolata in maniera molto originale "UN LIBRO PER AMICO". Oggi vi esorto ad acquistare uno dei libri più illuminanti degli ultimi anni: GOMORRA.
DI ROBERTO SAVIANO.

Il libro descrive i traffici illeciti della camorra in tutti gli ambiti e i settori in cui "il sistema" investe, ricava e reinveste ampi profitti.

Non solo. Di come la camorra assolda ragazzini di 14 anni che investono tutto il loro futuro nella scalata al successo nell'organizzazione, che maneggiano pistole e spacciano droga come fosse cioccolato. E se il futuro è già in mano ai cammorristi figuriamoci il presente!
Gomorra ti schiaffa in faccia l'ipocrisia di una Napoli che sa tutto, ma non vuole vedere lo strapotere dei clan che hanno preso in mano le redini della città e non solo.Perchè adesso anche per camminare in strada, per tornare a casa la sera, si deve dar conto a qualcuno.


Si legge nella Quarta di copertina:
"Questo incredibile, sconvolgente viaggio nel mondo affaristico e criminale della camorra si apre e si chiude nel segno delle merci, del loro ciclo di vita. Le merci "fresche", appena nate, che sotto le forme più svariate - pezzi di plastica, abiti griffati, videogiochi, orologi - arrivano al porto di Napoli e, per essere stoccate e occultate, si riversano fuori dai giganteschi container per invadere palazzi appositamente svuotati di tutto, come creature sventrate, private delle viscere. E le merci ormai morte che, da tutta Italia e mezza Europa, sotto forma di scorie chimiche, morchie tossiche, fanghi, addirittura scheletri umano, vengono abusivamente "sversate" nelle campagne campane, dove avvelenano, tra gli altri, gli stessi boss che su quei terreni edificano le loro dimore fastose e assurde - dacie russe, ville hollywoodiane, cattedrali di cemento e marmi preziosi - che non servono soltanto a certificare un raggiunto potere ma testimoniano utopie farneticanti, pulsioni messianiche, millenarismi oscuri. Questa è oggi la camorra, anzi, il "Sistema", visto che la parola "camorra" nessuno la usa più...."

L'autore oggi è costretto a vivere sotto scorta, sui giornali si legge:"se tornassi indietro non riscriverei Gomorra".

Invece grazie di cuore.

16 novembre, 2006

Un bel "piattino"


Sono appena tornata a casa e stento a riprendermi da una serata a dir poco traumatica:vi è mai capitato di andare in un posto e dopo aver letto il menu volervi immediatamente alzare perchè vi propinano mezza patata tagliata sottile a 4 EURO?
E soprattutto vi è mai capitato di dover fare buon viso a cattivo gioco per non essere tacciati di "scassapallaggine" acuta?

Già prima di vedere il menu (e ce n'è voluto che ce n'è voluto visto che ce lo siamo passato a mò di Narghilè) la signora che serviva ai tavoli non deponeva a favore di una buona impressione: "scusi, ci ha dato solo un menu, ce ne dà un altro?" ...."NO".
....(poi viste le facce basite ripassa e fa: "ma perchè non c'è, mica non ve lo voglio dare???)...


Bah. E ce mancass pur! (---->traduzione: e ci mancherebbe altro)

Inutile dire che stasera non avevo semplicemente fame, ma ero letteralmente invasa da una voragine nello stomaco...ordino un primo, che stando al menu mi costa ben 9 euro...gnocchetti ai funghi porcini e radicchio. Per l'esattezza 15 gnocchetti con 2 funghi e tre foglie di radicchio (eccheccavolo, mica possiamo lesinare sul radicchio??).Che dopo averti aperto lo stomaco sei completamente nel panico perchè per saziarti con quegli gnocchetti ci vorrebbero come minimo altri 27 euro.


Non ho ordinato altro perchè oramai mi ero talmente indispettita che pur di non prendere un' altra bottiglia d'acqua sarei morta disidratata...
Ci portano il (salato) conto che indipendentemente dai miei momenti di tirchieria era sproporzionato rispetto a quello che avevamo preso. Non vi nascondo che varie volte ho proposto di alzarci e andare...senza risultati.
Mio malgrado ho pagato e ci siamo avviati verso una famosa gelateria per tirarci su il morale. Rigorosamente in taxi. Era chiuso.


Vi faccio sapere come si chiama il ristorante così ci potete andare per provare la tenuta dell'apparato nervoso e dei succhi gastrici...

13 novembre, 2006

Vita universitaria

Seguire o non seguire? Questo è il dilemma.
Nella mia facoltà non c'è l'obbligo di frequenza, anche perchè insomma, il diritto va studiato, va imparato, va capito, ma non è come la medicina o la chimica per cui credo che affrontare i cosiddetti "laboratori" sia più che doveroso, per fare un'esperienza pratica.
A giurisprudenza l'importante è sapere il più possibile, avere una preparazione a tutto tondo!Eppure da noi per alcuni professori se non segui sei un ignorante. Non importa se hai studiato tutto e sei preparatissimo, se non hai seguito, ritirati!
Bah. E io mi trovo adesso a dover preparare un esame che richiede tantissimo tempo a casa e un professore che se non segui fai schifo, per il prossimo esame.

I dipartimenti
Da noi si usa andare in dipartimento per seguire gli assistenti dei professori.
Mi sveglio alle otto di mattina (che per me è l'alba dato che di solito la sera studio fino a notte fonda), come al solito faccio tardi perchè puntualmente sogno di essermi alzata, lavata, di aver deciso cosa mettere, di essermi vestita e di stare per scendere quando improvvisamente apro gli occhi e non è accaduto nulla di tutto questo.
Arrivo faticosamente in dipartimento, a stomaco vuoto.
L'assistente non è ancora arrivato. Aspetto.
Il responsabile del dipartimento dopo circa due ore di attesa snervante ci avverte che l'assistenete non ha chiamato, ma in base alle consuetudini locali lui ritiene che non verrà e ci consiglia di andare a casa. Aspetto ancora: in fondo non ha chiamato. Potrebbe arrivare. Si è fatta l'una, lo stomaco mi riporta a casa.

L'organizzazione dei corsi
Inizia il semestre e decido che "quest'anno risulterò corsista in ogni materia!".
Mi organizzo l'agenda, incastro gli orari, ma noto che qualcosa non va.
Due corsi sono allo stesso orario...strano: non è mai capitato nessuno.
Scienza delle finanze e diritto finanziario sono nello stesso orario. Ci sarà sicuramente un errore, mi dico...vado in segreteria, domando, e invece no. Devo decidere se seguire l'uno o l'altro. Scelgo quello dell'esame più difficile, per poter capire le spiegazioni del professore che naturalmente sono incomprensibili ed inutili. Devo prendere ripetizioni.vengo a sapere a corsi ultimati, che il professore del corso che non ho scelto di seguire tiene molto ai corsisti. Quello del corso che ho pensato di seguire, invece, non se ne può fregar di meno di chi segue.

All'esame
Attesa snervante. Sei in aula dalle otto di mattina, l'appello è alle nove, ma alle dieci il professore arriva e ti dice di andare a mangiare qualcosa perchè l'esame lo farai alle tre.
Mangiare qualcosa: dalle nove alle tre puoi decidere di cucinare per tutta l'aula e offrire un buffet nel bar dell'università.
Torni alle 3. Dopo aver girovagato per la città dicendo "il tempo passa, tornare a casa a ripetere non ha senso", ti rendi conto che era meglio se tornavi a casa. Non ti ricordi niente. Sei stanco, stressato, non hai più la mente fresca, quindi meglio farlo subito, il prima possibile. Ma il professore fino alle tre non ha interrotto. Ora va a pranzo.Ci vediamo alle quattro.

11 novembre, 2006

Palazzine in stile liberty per la Regione Campania


Mi domando e dico:

CHE CI FA UNA SEDE DELLA REGIONE CAMPANIA A NEW YORK IN UNA PALAZZINA IN STILE LIBERTY CHE COSTA ALLA NOSTRA AMATA REGIONE BEN 500.000 DOLLARI ALL'ANNO???

Bassolino: "Una tappa per riportare nel mondo la nostra giusta immagine"...

Quale immagine???
Di una città che va letteralmente in rovina come Napoli, soldi che non bastano per rinforzare le forze dell'ordine nonostante la piccola criminalità dilagante, la Camorra, immondizia che invade le strade pechè non ci sono gli stipendi per i dipendenti che giustamente scioperano in continuazione, la disoccupazione, le strade che non hanno dei semplici buchi nell'asfalto, ma delle voragini, che se le prendi non è che cadi e basta, ci cadi dentro insieme al motorino...
Noi vogliamo riportare nel mondo l'immagine di Napoli?? Ma stiamoci zitti, cerchiamo di risolvere i nostri problemi e soprattutto speriamo che nessuno la veda la nostra immagine nel mondo!
Ma poi dico: un palazzetto in un posto un pò meno centrale, che magari costasse un pò di meno, no?
Purtroppo all'indecenza non c'è mai fine. Lo spreco di danaro e di risorse in una condizione come la nostra che oramai è davanti agli occhi di tutti, continuamente proposta dai telegiornali e non solo, è veramente inconcepibile.
Un peccato, perchè Napoli è davvero una delle più belle città del mondo.

10 novembre, 2006

La moda delle ballerine


Cari, eccomi...PAUSA STUDIO...(ancoraaaaa????bastaaaaaaaa!!!!)
Vorrei parlarvi di un argomento che immagino detserà il vostro interesse e la vostra curiosità (ma anche no!): LE BALLERINE!
Tocchiamo il tasto delle mode metropolitane, seguite dalle ragazzine che pur di essere al passo si rendono letteralmente ridicole.
Le ballerine qui a Napoli, sono il male minore...Immaginatevi in una popolazione di persone per lo più tendente al lardo e alla "salsiccia con i friarielli" l'effetto disastroso che poteva provocare la moda delle magliettine che lasciano la vita scoperta! Quintali di maniglie dell'amore si aggiravano trionfie per la città seminando letteralmente il panico tra i ragazzi: NON IMPORTA SE SEI UN QUINTALE, SE L'ULTIMO RITROVATO DELLE BOUTIQUES NON TI VALORIZZA, PERCHE', INFONDO MO

SI PORTA!

Ma veniamo a noi. La ballerina è stata rilanciata lo scorso anno da Marissa Cooper, personaggio di "The oc", che si caratterizza proprio per la tendenza a seguire le mode e SOPRATTUTTO per il suo fisico longilineo!

La ballerina è di solito semplice, delicata, ma qui da noi nei negozi sono nate le prime ballerine cafone! Piene di strass e con i tacchetti a spillo di mezzo centimetro (mi chiedo che ci sta a fare un tacchettoa spillo di mezzo centimetro? a quel punto meglio il tacco normale! Che spillo è? Manco quello della sarta è mezzo centimetro!), dai colori eccentrici e con frange e paillettes che poco si addicono allo stile Cooper. Ma che ci vuoi fare, ogni mondo è paese.

Le ballerine "intozziscono": sono scarpe basse. Se la media della popolazione napoletana è alta un metro e venti, invece di creare semi tacchetti inutili, potrebbe comprare scarpe un pò più alte!
In più le napoletane hanno i fianchi larghi.Il mix ballerine,pantaloni a vita bassa e magliettina corta è letale!

La pazzia per le ballerine ha letteralmente superato ogni ostacolo: anche il freddo. In genere sono scarpe leggere primaverili. Ma qui, anche con i ghiacciai al posto dell'asfalto, le ragazze impavide corrono il pericolo di perdere le dita dei piedi atrofizzatesi al suolo.

Che dire? Dove c'è gusto non c'è perdenza... Ma in questo caso:SI!

Nel segno del buongiorno!


Cari lettori...(Non so perchè ma quando scrivo questa frase mi sento sempre un'imbecille...)
E'iniziata una nuova giornata all'insegna dello studio, ma soprattutto del messaggino Vodafone con l'oroscopo!!!!
Oggi l'oracolo ha pronunciato le seguenti parole: "CONSERVA LA RISPOSTA DI OGGI, PER DARLA DOMANI".
Bah.Frasi senza senso gettate lì per caso... non ho mai verificato, ma immagino che più o meno a tutti i clienti Vodafone arrivi lo stesso oroscopo. Ne sono quasi sicura. O forse non è così per il semplice fatto che gli altri clienti non avranno attivato questa stramaledetta opzione dell'oroscopo che non so come disattivare!
Ad ogni modo ci sono 2 aspetti di questa faccenda che mi inquietano:

Innanzitutto questi messaggi arrivano alle 6 e 50 del mattino tutte le mattine. Ma perchè?? Perchè così presto??? E dato che io di solito mi dimentico il cellulare acceso la mattina alle 6 e 50, anche quando posso dormire fino a tardi, mi prendo un simpatico breack.

Ma la cosa DAVVERO inquietante è la capacità di mandare un anno intero inutili messaggi senza alcun senso e invece, nei giorni in cui ho esami messaggi RICCHISSIMI DI SIGNIFICATO,del tipo: "Se qualcosa andrà storto non temete, prima o poi vi rifarete"...
oppure: "la vita conserva sorprese dietro ogni angolo"...
E che cacchio!

09 novembre, 2006

Sui tassisti in generale

Dato che ho scritto solo un post e il blog mi pare alquanto scarno eccomi qui di nuovo, in pausa dallo studio.
Oggi voglio rendervi partecipi della mia vita da Napoletana D.O.C. enunciandovi le regole fondamentali per riuscire a prendere un taxi nella mia città senza dover indebitare fino al collo voi e vostri eredi.
Vi racconto la tipica corsa da persona normale confrontandola con quella da persona attenta con un tassista medio. Tengo a precisare che non tutti i tassisti sono così, alcuni sono onesti e seri in ogni caso!

Ipotesi di comportamento normale.
Entro nel taxi:
Io:"Buongiorno".
T:...(pausa. Con aria palesemente seccata per essere costretto a posare il giornale e a darmi ascolto il tassista con molta tranquillità depone ordinatamente il quotidiano sul cruscotto)
T: "Dove andiamo signurì?"
Io:"Al corso Umberto" e specifico "all'entrata dell'università"
T:...(pausa. E con una flemma alla guida che solo i tassisti napoletani possono ostentare si avvia verso la meta)

Arriviamo a destinazione:
Io:"Quant'è?"
T:"Sono diesci"
(A Napoli non importa che ora sia o che tariffa vada applicata, ecc.In linea di principio sono sempre dieci.)
Io:(un tantinello indisposta) "scusate ma come è possibile che sono dieci???Non c'è notturno, non c'è chiamata, non ho un bagaglio!"
T:(pausa)...ah. Avete ragione, mi ero sbagliato. (pausa) Allora sono sette".
Io:"Scusate, ma il tassametro segna 6!"
T: sottovoce "mamma mia che schif e ggent" (pausa)..."Allora sono sei, non avevo letto".


Ipotesi di comportamento attento.

Entro nel taxi:
Io:"buongiorno, devo andare al Rettifilo (locuzione con cui i napoletani indicano il corso Umberto)
T:" sta ben!" (traduzione:va bene)
Io: "scusate possiamo fare veloci perchè ho un esame stamattina?"
T:"comme no! Corriamo!"

Durante il viaggio:
T:"Avete visto che bella giornata signurì?"Però voi fate bene, dovete studiare!"
Io:"Si, è vero, sono sacrifici". (Espressione triste e appesantita dalle incombenze universitarie)

Arriviamo a destinazione:
T: (commosso dai sacrifici di una volenterosa studentessa indica il prezzo effettivamente segnato sul tassametro)..."Allora sono giusto 6!"

Dunque, tornando a noi abbiamo imparato non una ma ben due cose:
1)Quando il tassista spara un prezzo palesemente alto chiedere il perchè e farsi il conto tariffe alla mano, pretendendo eventualmente il numero di matricola, per andare a denunciare l'accaduto allo sportello clienti (ma solo in caso di ostinato diniego a fare i conti corretti!)
2)Cercare di instaurare un rapporto di "compaesanità" o comunque di semi-cordialità!

Per oggi è tutto!







Esordio

Visto che i blog sono la nuova moda e tutti hanno creato un blog, come poteva mancare il mio???
Ho preso questa decisione stamattina, che se proprio la vogliamo dire tutta è una mattinata da ricordare, dato che ho dovuto prendere la felice decisione di chiudermi in casa a studiare DIRITTO COMMERCIALE, e la mia vita sociale sarà equiparabile a quella di Pollicina nel periodo del matrimonio con la talpa.
La decisione dell'intestazione del blog mi ha preso ben 2 ore, quindi diciamo che i miei buoni propositi di studio non sono stati pienamente soddisfatti:
Ho pensato ai titoli più disparati, sono passata da nomignoli come "carbonella" fino a frasi francesi poco probabili, dal suono esotico, ma dal significato pressochè nullo, del tipo "jamais couche avec" che dovrebbe significare "non ci ho mai dormito insieme",e si usa per indicare una persona di cui non ti interessa (ma poi chi?).
Infine ho scelto "cherry delicious"...per due ordini di ragioni che in realtà non hanno un grande significato filosofico (e soprattutto non mi sento una ciliegia deliziosa!) :
Mi piacciono le ciliegie e mi piace la pagina con lo sfondo delle ciliegie.e mi piace la parola "Cherry",ha un che di...musicale (in realtà significa ciliegia e mi picciono le ciliegie).
Insomma benvenuti!
P.S.Pregasi commentare!