16 gennaio, 2007

L'italiana in Buffalo (Intro)

Cari compaesani,
Vi chiederete che fine abbia fatto...

alla fine eccomi qui. In America.
Ho passato gli ultimi giorni a fare check in, rifare check in, ritirare bagagli, farli, disfarli, rispondere alla dogana a domande del tipo "hai mai fatto parte di cellule terroristiche? Stai entrando negli Stati Uniti con l'intenzione di uccidere, portare pestilenze, malattie sconosciute ai più o cose del genere? Hai mai tentato di introdurti illecitamente negli Stati Uniti?"...Astuti trabocchetti degli americani per adescare terroristi sprovveduti,i quali risponderebbero senz'altro affermativamente alle domande di cui sopra.
Ad ogni modo. il mio arrivo è stato quanto mai traumatico:un freddo di pazzi, accompagnato dal fuso orario e dalla malinconia dovuta al mio nobile animo, mi hanno provocato una crisi di pianto disperato che si è protratta per un giorno intero, ben oltre il dovuto.
Dopo un magnifico doppio salto carpiato giù per le scale con atterraggio direttamente in cucina culo all'aria, di stamattina, e dopo l'incontro-scontro con l'anta della credenza ieri sera, credo di essere ormai pronta per affrontare la vita a testa alta, ante permettendo.
Qui nevica. E'uno spettacolo favoloso, gli alberi sembrano di cristallo e io sono dentro al calduccio, (cosa c'è di meglio?) a godermi una cocacola.

Ora che ho recuperato un quarto della mia dignità e ho smesso di piagnucolare in giro per la casa (che pure è accoglientissima, con tanto di piscina, che mio padre ha tenuto a precisare dopo il mio primo e unico slancio di entusiasmo che non potrò farci il bagno, rigettandomi nel baratro dei piagnistei), ho deciso che oggi pomeriggio me ne vado a fare shopping.

I rimanenti tre quartidi dignità credo li recupererò all'inizio dei corsi all'università, tra ben 12 giorni (un'eternità) nei quali ho deciso di dedicarmi (smaronando senza pietà tutti coloro che sono qui con me con richieste di accompagnamenti vari) ad una mera attività turistica...

17 commenti:

Anonimo ha detto...

E adesso però non dirmi di non essere invidioso perchè non vale...beata te...buona permanenza...

prostata ha detto...

Anch'io sono moderatamente invidioso, lo ammetto, e farei anche un pressing sacchiano sul babbo per convincerlo a cambiare idea riguardo la piscina...

Anonimo ha detto...

che bello sono contentissima per te!!!!!dev'essere un' esperienza magnifica (malinconia a parte)..brava brava dedicati allo shopping e se vuoi un consiglio comprati gli m&m's al burro d'arachidi che sono buonissimi!!!!! (anche se danno assuefazione...un pò come le bamboline!!!)

Anonimo ha detto...

invidiaaaaaaaaaaaaaaa

Anonimo ha detto...

però dovevi portarmi con te, uffa.

Pluto ha detto...

tanti auguri per la tua nuova avventura negli states!

Tommaso ha detto...

Maledetta!!! Mandaci un po' di neveeeee!!!!!!!!!!1

:D

CD ha detto...

Vi assicuro che per il momento non c'è molto da invidiare, a parte la neve, che sarebbe la gioia di Tommaso. Ambientarmi è faticosissimo...

Pepenero ha detto...

di solito quando fuori fa freddo l'ideale è il ciobar (a questo punto dovrebbe partire la musichetta della pubblicità)

Anonimo ha detto...

INVIDIO lo stesso

Anonimo ha detto...

più che invidia tanta ammirazione, perchè ci vuole comunque coraggio oper uscirsene dalla quotidianità! cmq in bocca al lupo x il soggiorno negli states e un bacio grande ;)
ps in tuo onore ho comprato il microfono, xo nn so come si usa sto skype :(

Anonimo ha detto...

ciao andrea! e bene si.. vengo anke qui e ti lascio 1 bel kommento ci mettero 1 quarto d'ora e farà errori a pakki xk ho la febbre sn a letto e x d + la sto misurando cn il termometro a mercurio..ti diko ke da Pavia anke qui fa un freddino niente male..e il riskaldamento è una kiavika e nel mio manlinkoniko lettuccio cn la malinconica nebiia le sole parole ke mi hanno fatto ridere sn state prima il profilo cn sailor-moon e poi i vari interventi specialmente l'ultimo dove ho visto la scena davanti aji okki di te ke kadi in cucina e poi sbatti contro l'anta e kontinuo a ridere ora ke lo skrivo..devo proprio dire beata te..premetto ke..ji stati uniti mi fanno 1 pò skifo essendo kiamato da piera il komunistello anke xkè sn sporki konsumisti e produkono a palla ma è cmq un paese bellissimo ke
ho sempre sognato di vedere..cmq in qst 12 giorni ke sarai in giro nn so se piera ti ha detto ke komincerò il trapianto quindio bene x te e x me..oh e qnd torni passa da Pavia x completare l'opera di freddo e nebbia Bacioni

CD ha detto...

@Giulia:Grazie mille, per il complimento!Per il microfono potresti chiedere a "stefenplatz". Lui sa tutto e immagino che sappia anche come usare skype!
@Giovanni:Mi fa piacere se vieni a visitare il mio blog!Il freddo di Pavia non sarà mai il freddo di qui!
Inutile dire che io mi ero portata tutte cosine tipo ballerine, scarpine leggere,maglionicini avvitati ecc, per cui alla prima uscita mi sono atrofizzata e solo dopo due giorni ho ripreso la mia temperatura corporea...A questo punto pretendo visite frequenti al blog, nonchè commenti ad ogni post!

Anonimo ha detto...

ho potuto leggere solo adesso delle tue disavventure, come saprai bene ci aggiungo che qui fa caldo e lì fa freddo (lapalissiano), perciò stai in movimento: divertiti se puoi!
un salutone
Alex

tienici informati!

Anonimo ha detto...

ho potuto leggere solo adesso delle tue disavventure, come saprai bene ci aggiungo che qui fa caldo e lì fa freddo (lapalissiano), perciò stai in movimento: divertiti se puoi!
un salutone
Alex

tienici informati!

Anonimo ha detto...

vedrai che le lacrime passeranno in fretta e riderai per aver pianto!!
nb: w le domande stupide alla dogana!!

Anonimo ha detto...

Bush and the Republicans were not protecting us on 9-11, and we aren't a lot safer now. We may be more afraid due to george bush, but are we safer? Being fearful does not necessarily make one safer. Fear can cause people to hide and cower. What do you think? Why has bush turned our country from a country of hope and prosperity to a country of belligerence and fear.
Are we safer today than we were before?
The more people that the government puts in jails, the safer we are told to think we are. The real terrorists are wherever they are, but they aren't living in a country with bars on the windows. We are.