29 gennaio, 2007

Novità

Dunque. Grandi attività per la sottoscritta. Ieri sono andata a vedere le cascate del Niagara, che sono a dir poco scioccanti...uno spettacolo senza pari.
Non solo, ma come ben sapete le cascate dividono il Canada dagli Stati Uniti, e poichè ormai Donnavventura mi fa un baffo, io mi sono spinta sin oltre la frontiera Statunitense, per godermi, dal Canada lo spettacolo delle cascate cosiddette "a ferro di cavallo"... (naturalmente non sono riuscita a postare la foto, quindi le potete trovare qui.
Ormai cittadina del mondo, dopo le cascate oggi mi sentivo pronta ad affrontare il primo giorno in palestra da sola, dove come da copione un americanone palestrato ha cercato di adescarmi con la solita frase, chiamiamola così, a effetto: "Italia! Napoli! Pizza!" che ha avuto su di me la medesima influenza che un moscerino può vantare sui fanali della mia macchina. Quando è parcheggiata.

E poichè in Canada il ferro di cavallo mi aveva impressionata, tornando a casa ho pensato di fare anch'io un percorso a ferro di cavallo, situando la casa, nel mio immaginifico percorso, esattamente al centro del ferro, e dilettarmi in fantastici giri di strade sconosciute. Una bella esperienza anche quella di rendersi conto solo dopo mezz'ora di girare incessantemente intorno alla propria meta.

Ma non finisce qui. Dopo il giretto in macchina al ritorno dalla palestra, mi sono avventurata al cinema, e ho visto il mio primo film interamente in inglese. Posso ritenermi soddisfatta,dato che sono riuscita a carpire il significato, complessivamente, di ogni scena.
L'unica cosa che non mi sono spiegata è stato il distributore di caramelle "sfuse" esattamente a un passo dal bar, che le vendeva in comodi pacchetti. Esattamente le stesse. Bah. Sarà l'abbondanza che regna sovrana in questo paese. O forse chi non compra le caramelle, ci deve pensare su una seconda volta. Se l'adda accattà (=le deve necessariamente acquistare).
Anche i salvaslip sono enormi. Avrò sbagliato pacco, magari, ma il dato di fatto è che mi ritrovo con una confezione formato famiglia di un ibrido, simile ai normali assorbenti "salva letto" per i flussi abbondanti e con lo spessore dei pannoloni per incontinenti. Più che salvaslip li definirei piccoli teli da bidet usa e getta.
Devo assolutamente trovarne di dimensione umana.




27 gennaio, 2007

In paninoteca

Cari ITALIANI,
avere a che fare con gli americani e le loro strane usanze è sempre più difficile.
Mi dimentico perennemente che vanno aggiunte le tasse ad ogni cosa che compro, e vanno aggiunte al momento di pagare, soprattutto, per cui il prezzo NON INDICA ESATTAMENTE QUANTO COSTA la cosa che state comprando, no.
Un maglioncino che vi può sembrare un affare, una volta alla cassa aumenta disdicevolmente di prezzo e può diventare un salasso!
Dopo i primi tentativi di discussione con i commessi, i quali con una santa pazienza mi spiegavano che c'erano le tasse, adesso lo so, ma ancora non mi ci sono abituata,per cui la sorpresa alla cassa,con annessa mia faccia di culo per i primi 10 secondi, quella non manca mai. Ad ogni modo questa non è proprio la stranezza più grande.

Qualche giorno fa ero a cena fuori con una ragazza americana conosciuta all'università.
Arrivate al "ristorante"al momento dell'ordinazione richiedo delle crocchette di pollo e una coca Light.
Arriva un bicchiere di cocacola degno di Gulliver nel paese dei Lillipuzziani. 1 litro e mezzo di cocacola, che forse mettendomici di impegno avrei potuto bere in una giornata intera, non certo in un paio d'ore.
Dopo di che arrivano le crocchette di pollo. Chiamiamole crocchette, se vogliamo.
Dopo la coca cola avevo il sentore che qualcosa di strano sarebbe accaduto.
Ebbene.
Mi arriva un vassoio, con circa una ventina di crocchette che potevano chiamare tranquillamente COTOLETTE, con in più patatine fritte (che non avevo ordinato), insalata (leggera direte voi) immersa in una salsetta strana (che non avevo ordinato), con tanto di maionese sopra, pane tostato alla cipolla, ciotoline varie di salse di tutti i tipi (che non avevo ordinato), e un paniere pieno di POP CORN (CHE NON AVEVO ORDINATO). Il tutto per la modica cifra di tredici dollari. In Italia un pasto del genere (che non c'è, e aggiungo meno male) potrebbe costare per lo meno il doppio, considerata solo la mole di pollo.

Ad ogni modo a un certo punto la cameriera ci chiede qualcosa. Io rispondo, "no tènchiu", pur non avendo afferrato al volo quale fosse la richiesta.
La mia amica risponde di si. Bah. Mi chiedo, non sarà altro cibo?
Arriva la cameriera con una vaschetta di plastica e la ragazza comincia a mettere dentro le cose che non aveva mangiato.
Panico. Penso alla imminente figura di merda e alla derisione del resto del locale, comincio a girarmi avanti e indietro freneticamente, immaginando che dopo cotanta mostranza di classe e savoir faire,avremmo dovuto fuggire all'istante, quindi cercavo la strada più facile per raggiungere in fretta la porta...stavo già architettando come alzarmi senza dare nell'occhio, quando, COSA TI VEDO? Altri due tavoli che facevano lo stesso servizietto in stile matrimonio del sud, con le loro scatoline.
Almeno mi consola il fatto che abbiano la consapevolezza che mangiare tutta quella roba sia un'impresa sovrumana.

25 gennaio, 2007

Acrobazie, quando c'è l'animo sportivo (e si vede)

Credo di aver intuito che qui in America esiste una strana combinazione "chimica" in base alla quale:
Scale con tappeto +
Ciabattine di lana regalatemi da mia madre +
Qualcuno esattamente sotto le scale che aspetta =

TRIPLO SALTO MORTALE CARPIATO CONDOPPIOAVVITAMENTOCULLOALL'ARIA.
PER L'IMMENSA GIOIA DI CHI STA SOTTO ED IMMENSO DOLORE (all'osso sacro) DELLA SOTTOSCRITTA.

Cacchio. Adesso vivo in una stanza che si trova al piano di sopra, e per scendere dovrò fare delle scale,a meno di non voler rimanere chiusa in camera per tutta la mia permanenza qui. Prima mi ci abituo meglio è, me ne devo fare una ragione. A un certo punto non farò più ridere e ispirerò tenerezza, poi pietà, poi disprezzo...

Maledette ciabattine.

23 gennaio, 2007

Un giro in città

Bene bene, miei cari,
vi comunico chi ieri sono stata tutta la giornata con una ragazza americana a dir poco fantasctica!
Mi ha portata in giro per la città, ci siamo fermate a mangiare in un posto accoglientissimo dove invece di panini e patatine fritte cucinavano zuppe e insalate, il che mi sembra abbastanza insolito da queste parti...
Siamo andate in una libreria che al suo interno aveva un coffee shop, con internet e la possibilità di prendere libri da leggere, bere un caffè e prendere quei magnifici biscotti tondi pieni di cioccolata.
Infine siamo andate in una libreria più grande per acqiostare il mio prossimo libro, nonchè primo libro tutto in inglese: "silk"(seta) di Alessandro Baricco. E' un libro piccolo, ma poichè è tutto in inglese non ho voluto mattoncini di 600 pagine per poi abbandonarli presa dalla disperazione. Almeno potrò dire di aver finito di leggere un libro tutto in inglese! "Yes, I did it!"

Ora, buoni propositi di oggi: imparare la strada che mi porta al centro commerciale , andarci da sola, acquistare degli stivali pesanti, prima di camminare ancora con le mie scarpine da città del sud e ritrovarmi senza piedi, cercare altre barrette dietetiche e riuscire soprattutto a tornare da sola a casa, sana e salva.
Poi avrei lezione di inglese.
Vi terrò aggiornati!

21 gennaio, 2007

Al centro commerciale

Due regole fondamentali per andare a fare shopping in un centro commerciale americano:
1) Portatevi i fazzolettini di carta, o, se non li avete portati, sappiate almeno che si chiamano "Tissues", o il naso vi colerà fino all'esasperazione.
2)Se dovete comprare un accappatoio,cercate di farvi dire come si dice accappatoio prima di recarvi al centro commerciale, o più semplicemente portatevi un vocabolarietto italiano-inglese prima di intraprendere un viaggio di 5 mesi negli Stati Uniti.

Se mi viene in mente altro ve lo faccio sapere.
Comunque accappatoio si dice "bathrobe".

16 gennaio, 2007

L'italiana in Buffalo (Intro)

Cari compaesani,
Vi chiederete che fine abbia fatto...

alla fine eccomi qui. In America.
Ho passato gli ultimi giorni a fare check in, rifare check in, ritirare bagagli, farli, disfarli, rispondere alla dogana a domande del tipo "hai mai fatto parte di cellule terroristiche? Stai entrando negli Stati Uniti con l'intenzione di uccidere, portare pestilenze, malattie sconosciute ai più o cose del genere? Hai mai tentato di introdurti illecitamente negli Stati Uniti?"...Astuti trabocchetti degli americani per adescare terroristi sprovveduti,i quali risponderebbero senz'altro affermativamente alle domande di cui sopra.
Ad ogni modo. il mio arrivo è stato quanto mai traumatico:un freddo di pazzi, accompagnato dal fuso orario e dalla malinconia dovuta al mio nobile animo, mi hanno provocato una crisi di pianto disperato che si è protratta per un giorno intero, ben oltre il dovuto.
Dopo un magnifico doppio salto carpiato giù per le scale con atterraggio direttamente in cucina culo all'aria, di stamattina, e dopo l'incontro-scontro con l'anta della credenza ieri sera, credo di essere ormai pronta per affrontare la vita a testa alta, ante permettendo.
Qui nevica. E'uno spettacolo favoloso, gli alberi sembrano di cristallo e io sono dentro al calduccio, (cosa c'è di meglio?) a godermi una cocacola.

Ora che ho recuperato un quarto della mia dignità e ho smesso di piagnucolare in giro per la casa (che pure è accoglientissima, con tanto di piscina, che mio padre ha tenuto a precisare dopo il mio primo e unico slancio di entusiasmo che non potrò farci il bagno, rigettandomi nel baratro dei piagnistei), ho deciso che oggi pomeriggio me ne vado a fare shopping.

I rimanenti tre quartidi dignità credo li recupererò all'inizio dei corsi all'università, tra ben 12 giorni (un'eternità) nei quali ho deciso di dedicarmi (smaronando senza pietà tutti coloro che sono qui con me con richieste di accompagnamenti vari) ad una mera attività turistica...

06 gennaio, 2007

Configurazione videochiamata

Salve a tutti, pecorelle smarrite...so che non mi sentite da tempo, ma sto preparandomi per la partenza, come avrete immaginato.
La mia preparazione, per il momento consiste nel disperato tentativo di stabilire una videochiamata (perchè qua facciamo direttamente le cose complicate, la chiamata senza video non basta) con mio padre.
Allora, partendo dalla considerazione che mio padre odia msn, si è rifiutato di installarlo sul suo computer per circa 10 giorni, in quanto secondo lui la microsoft è invasiva, e spia tutti come una sorta di grande fratello.

Quindi i primi tentativi sono stati con Skype. Si sentiva uno strano riverbero, che secondo le teorie di mio padre si verificava a causa della errata configurazione del mio microfono.
Alchè le abbiamo tentate tutte, e non avendo io altri contatti skype, lui era il mio unico test.
A un certo punto, mi sorge il dubbio:
Io:"Papà, ma non sarà il tuo microfono??"
P: "Ma sei pazza???C'è qualcosa che non sai configurare, sicuramente"
Io:"Papà, ma le ho provate tutte!"
P:"Hai provato mettendo "configura microfono automaticamente"?...
[...]
Il tutto naturalmente su Skype, con un riverbero che ormai aveva preso forma ed era diventato una persona autonoma e indipendente.

Io:"Papà facciamo una prova su msn, stammi a sentire, io su msn ho provato con altri e il riverbero non c'era..."
P:(Dopo vari tentativi di persuasione per fargli scaricare msn)"Allora facciamo così, se c'è il riverbero pure su msn è il mio computer, ma ne dubito fortemente"
Io:"..."
[Msn:Papà ha effettuato l'accesso]
Io:"papà hai scaricato la nuova vers..."
[Msn:Papà non è in linea]
Io:"..."
[Msn:Papà ha effettuato l'accesso]
Io:"Papà proviamo sto videochiamata o no?
Il riverbero naturalmente persiste.
Io:"Hai visto che è il tuo computer?"
Papà:"..."
Papà:"Aspetta ti devo aggiungere ai contatti"
Io:"Ma se abbiamo parlato tre ore??Significa che mi hai aggiunto automaticamente, accettandomi!"
Papà:"..."
Io:"..."
Papà:"Vabbè, mo mi disconnetto, sto cercando di far configurare la videocamera a Paolo, tanto noi abbiamo risolto"...
Io:"?"
Alchè mio padre ha eseguito le seguenti operazioni, che leggevo sul display:
[Msn:Papà non è in linea]
[Msn:Papà ha effettuato l'accesso]
[Msn:Papà non è in linea]
[Msn:Papà ha effettuato l'accesso]

[Msn:Papà non è in linea]
[msn:Papà ha effettuato l'accesso]